Varietà con royalty annuale, all’impianto e sul valore del prodotto

Esaminiamo oggi le varietà con  royalty all’impianto, quelle con royalty annuale  e quelle con royalty all’impianto e sul valore del prodotto. 

Mentre la scorsa settimana, gli agronomi Domenico Zagaria e Angelo Gasparre – in questo articolo – hanno elencato tutte le varietà di uva da tavola libere, questa volta gli esperti puntano l’attenzione su altre cultivar.

 

Varietà con royalty all’impianto
Per le varietà Scarlet RoyalAutumn KingSweet ScarletSummer Royal e Princess, tutte brevettate dalla California Table Grape Commission (CTGC), è vietata qualsiasi produzione e riproduzione non autorizzata. Questa informazione è stata diffusa dalla CTGC.

Tra le nuove varietà con royalty all’impianto una tantum si ricorda Vitroblack (conosciuta anche come Ophelia), varietà italiana costituita da Vinea e Vitroplant, e Millennium, costituita dal dott. László Nagy: il licenziatario è l’ungherese Central Agricoltural Office.

Tra le varietà con Royalty all’impianto abbiamo anche le uve della Grape Evolution, licenziataria per le cultivar di uva da tavola ottenute dal Volcani Center, istituto di ricerca legato al ministero dell’Agricoltura israeliano. Prime è una bianca molto precoce, della stessa epoca di maturazione c’è la rossa Star Light Pearl. Di seguito troviamo Early Pearl (di un nero intenso), Valley Pearl (rosso tendente al nero), Giant Pearl (rossa), ed infine le tardive Mountain Pearl (verde chiaro) e Late Pearl (bianco).

 

Varietà con royalty annuale
Le varietà che invece prevedono una royalty annuale sono quelle costituite dal dottor Stefano Somma: licenziataria è la società italiana Grape & Grape Group. Attualmente la modalità di pagamento prevede un importo molto basso da corrispondere annualmente per tutta la vita del vigneto. In questo modo, qualora la varietà dovesse essere estirpata o sostituita dopo qualche anno, il produttore pagherebbe la royalty solo per il periodo in cui ne ha usufruito. La varietà più nota di Grape & Grape Group è Apulia. Altre varietà in fase di diffusione sono Fiammetta Luisa.

 

Varietà con royalty all’impianto e sul valore del prodotto
A questa categoria appartiene una varietà storica della Sun World, ovvero Sugraone; per coltivarla i produttori sono tenuti a pagare royalty all’impianto una tantum. Il prodotto inoltre può essere venduto ad una delle 35 figure commerciali autorizzate che, a loro volta, sono tenuti a versare una royalty per commercializzare l’uva con il marchio Superior Seedless®️. Questa è l’unica varietà della Sun World a non appartenere al meccanismo del club, in quanto la sua elevata diffusione sul territorio ha portato il costitutore a differenziare la modalità di pagamento al fine di facilitare la regolazione dei molti impianti già esistenti.

A questa categoria appartiene anche la varietà Autumn Giant del gruppo AVI. Per coltivarla serve pagare una royalty all’impianto una tantum. La vendita è libera ad una delle figure commerciali autorizzate.

Anche le varietà apirene della serie ArraTM rientrano in questo gruppo. Il proprietario del progetto è la famiglia Giumarra, il costitutore è ARD, il distributore mondiale è la società Grapa, mentre la licenza a livello europeo appartiene alla società AVI. Per impiantare una varietà AVI è necessario pagare una royalty all’impianto, con l’impegno di sviluppare una superficie minima di 5 ettari in 3 anni. I produttori in seguito sono liberi di vendere a qualsiasi figura commerciale, ma quest’ultima deve riconoscere sia a Grapa che ad AVI delle royalty sul valore delle produzioni commercializzate. Della società AVI la più diffusa è Arra 15, a bacca bianca. Sono in fase di diffusione, invece, Arra 30, sempre a bacca bianca ma più precoce, Arra 29, a bacca rossa, sempre precoce e Arra 19, tardiva a bacca rossa. Tutte le varietà Arra si caratterizzano per l’elevata fertilità.

 

Autori: 
Angelo Gasparre – agronomo Food Agri Service,
Domenico Zagaria – agronomo Agrimeca Grape and Fruit Consulting.

 

Data di pubblicazione: 10/09/2020