Uva, Arco Jonico: massima attenzione all’oidio ed alla Frankliniella

Nella zona dell’Arco Jonico i vigneti di uva da tavola si trovano nella fase di accrescimento dell’acino.

La qualità del prodotto è variabile: se la fioritura è avvenuta in presenza di condizioni climatiche avverse (pioggia, sbalzi termici) i grappoli si presentano più serrati e con acinino, al contrario con fioriture più tardive i grappoli sono più spargoli e meglio equilibrati.

 

Per comprendere meglio la situazione dei vigneti di uva da tavola presenti negli areali dell’Arco Jonico abbiamo intervistato l’agronomo Domenico Zagaria, di Agrimeca – Grape & Fruit Consulting.

 

Il dottor Zagaria esordisce: “In campo la situazione non è omogenea. Nel caso della varietà Italia, anche nello stesso tendone ritroviamo almeno tre tipi di grappoli originati da tre diverse fioriture: si passa dai grappoli più serrati a quelli dove la colatura fiorale sembra sia stata eccessiva. Per le apirene riscontriamo una maggiore uniformità, anche se sulla Superior seedless in molti casi è presente acinino, pertanto sarà necessario per questa varietà ricorrere al diradamento per ottenere un prodotto di qualità”.

 

Massima attenzione all’oidio ed alla Frankliniella
“Nel complesso le attuali condizioni climatiche non favoriscono l’insorgenza di patogeni – continua l’agronomo -, ma la soglia di attenzione nei confronti dell’oidio non deve mai calare. Infatti, in questa fase della stagione i produttori sono impegnati in arature e fertirrigazioni, operazioni colturali che aumentano la suscettibilità a questo patogeno. In merito agli insetti, son stati eseguiti i primi trattamenti contro la tignoletta, anche se le trappole stanno catturando pochi esemplari. Ogni tanto è possibile notare qualche larva negli acini, ma è molto rara”.

 

“Occore prestare ancora molta attenzione alla Frankliniella occidentalis perchè la presenza di grappoli che stanno fiorendo solo adesso potrebbe favorire l’attacco dell’insetto che, non essendo più controllato, indisturbato potrebbe causare i classici danni da ovideposizione sugli acini più grandi. Anche il tripide estivo sta facendo la sua comparsa sui germogli, in particolare nei vigneti sotto rete. Indubbiamente il fatto che l’olivo abbia terminato la fioritura e le erbe infestanti si stiano disseccando sta favorendo la migrazione di questi insetti nei vigneti”, conclude.

 

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Autore: Teresa Manuzzi © uvadatavola.com

 

Data di pubblicazione: 22/06/2019