Nessuna coltura come il ciliegio ha saputo rinnovarsi tanto in così poco tempo. Le innovazioni genetiche (varietà e portinnesti nanizzanti), tecnologiche (alte densità e forme di allevamento, sistemi di protezione e difesa, innalzamento qualitativo) e imprenditoriali, con scelte sempre più orientate verso i mercati, e con conseguente aumento dei consumi e delle esportazioni, hanno acceso un grande interesse verso questa coltura.
L’articolo – a cura di Agrimeca Grape and Fruit Consulting srl Turi (BA) – è presente sul terzo numero 2019 della RIVISTA DI FRUTTICOLTURA.