Fioritura in ritardo nei vigneti dell’Arco Jonico. Segnalata la presenza di Aleurocanthus spiniferus

Le condizioni climatiche dell’ultimo periodo, contraddistinte da piovosità e basse temperature hanno causato nei vigneti un ritardo delle fasi fenologiche di circa due settimane.

 

A parlarcene è l’agronomo Domenico Zagaria, della società di consulenza Agrimeca Grape And Fruit Consulting S.r.l., che con noi ha approfondito la situazione degli impianti situati nell’Arco Jonico: “In questo areale le varietà più precoci, come la Superior seedless, sono tra la fase di piena fioritura e quella di allegagione. Le piogge eccessive e gli sbalzi termici potrebbero influenzare la qualità del grappolo, tuttavia al momento è troppo presto per fare valutazioni di questo tipo. All’occorrenza, per le varietà che lo richiedono, sarà necessario utilizzare acido gibberellico per favorire il diradamento del grappolo”.

 

“Dal punto di vista fitosanitario – continua l’agronomo – si è riscontrata la presenza di muffa grigia su foglie e grappoli, in particolare negli impianti sprovvisti di film plastici, ma anche in quelli coperti se la vegetazione si è bagnata o è stata raggiunta dalla grandine, caduta copiosa nelle scorse settimane ma che tuttavia, a differenza di quanto avvenuto per altre colture, non ha causato molti danni nei vigneti”.

 

“Nei grappoli in fiore si riscontra facilmente la Frankliniella occidentalis per la quale, è bene ricordarlo, è necessario trattare solo dopo averne accertata la presenza in seguito a monitoraggio. Nei vigneti della zona del metapontino, inoltre, è molto presente la fillossera, per lo più su Superior seedless (ma qualche galla la ritroviamo anche su altre apirene). Proprio su questa varietà, dove se non si interviene per tempo l’insetto attacca le foglie tanto da arrestare la crescita delle piante, si stanno verificando nuove infestazioni, anche laddove erano stati già effettuati i primi interventi che ne avevano bloccato lo sviluppo. Prima di intervenire nuovamente però sarà necessario effettuare le opportune valutazioni per comprendere se il problema è destinato ad aggravarsi o ad attenuarsi autonomamente”.

 

Spiega Zagaria: “Ci sono sicuramente le condizioni per lo sviluppo dell’oidio, pertanto c’è da porre molta attenzione alla strategia antioidica da adottare. Ovviamente, con l’eccessiva piovosità di questi giorni, anche la peronospora potrebbe rappresentare un problema, infatti ci sono state segnalate le prime macchie d’olio sulle foglie”.

 

L’agronomo segnala infine la presenza di Aleurocanthus spiniferus, nuova emergenza fitosanitaria per i vigneti del metapontino: “L’insetto (che potete vedere nella foto in testa all’articolo) è presente in particolare in impianti adiacenti ad agrumeti. Questo aleurodide, se non opportunamente controllato, può causare seri danni sia direttamente per sottrazione di linfa che indirettamente per l’abbondante produzione di melata e successivo sviluppo di fumaggine”.

 

CLICCA QUI per l’articolo corredato dalle immagini.

 

Autore: La redazione di © uvadatavola.com

 

Data di pubblicazione: 24/05/2019