Digital Grape: viticoltura smart, sostenibile e digitale

È un gruppo operativo, ma anche una piattaforma tecnologica, per rendere accessibili mediante applicazioni web servizi, strumenti e tecnologie finalizzati a supportare la gestione dei principali input agronomici e fitosanitari, controllare la qualità dei prodotti e tracciare i processi produttivi.

Franco Faretra, Università di Bari.

«La viticoltura pugliese è ormai sinonimo di qualità a livello internazionale, tuttavia i cambiamenti climatici in atto ci spingono quotidianamente a riconsiderare il nostro modo di fare agricoltura.

Digital grape vuole perciò supportare il comparto vitivinicolo pugliese in una transizione verso un’agricoltura di precisione che garantisca un’elevata competitività globale ai nostri vini». Con questo auspicio Franco Faretra, docente del Dipartimento di scienze del suolo, della pianta e degli alimenti (Disspa) dell’Università di Bari, ha introdotto il “1° incontro di comunità di pratica – Focus Viticoltura da vino” organizzato da Digital grape (un 2° incontro, sull’uva da tavola, è in programma l’8 luglio p.v. su piattaforma Zoom). 

Digital grape, gruppo operativo e piattaforma tecnologica

«Digital Grape – ha spiegato Faretra – è un gruppo operativo, ma anche una piattaforma tecnologica digitale che coinvolge enti di ricerca, Pmi industriali, tecnici, aziende e cooperative agricole per una viticoltura di precisione».

«Digital Grape nasce dall’esigenza di applicare nuove tecnologie digitali e di precisione per supportare il miglioramento della sostenibilità, della qualità e della sicurezza alimentare con particolare riferimento al comparto vitivinicolo e dell’uva da tavola, attraverso una piattaforma tecnologica regionale che renda accessibili i diversi strumenti tecnologici e il know-how disponibile (sistemi di allerta, modelli, previsioni agro-meteo, banche dati, dati satellitari, ecc.), per la gestione dei principali input agronomici e fitosanitari, il controllo della qualità dei prodotti e la tracciabilità dei processi».

«I diversi partner del progetto, costituenti la piattaforma tecnologica, tenendosi in costante aggiornamento, grazie anche all’intermediazione dell’Innovation broker Agriplan srl, e mettendo insieme competenze, conoscenze, esperienze e idee, curano ogni singolo dettaglio per il buon andamento e la buona riuscita del progetto stesso».

I sensori di Blue leaf

Le esigenze alla base di Digital grape

Le esigenze che hanno maturato la necessità di Digital grape, ha ricordato Faretra, sono diverse. «La cornice in cui i viticoltori sono spinti a operare è il rispetto dei programmi per lo sviluppo sostenibile, che comprendono la Direttiva 2009/128/Ce sulla protezione integrata obbligatoria, la risoluzione OIV del 2004, già allora mirata a considerare le esigenze di una agricoltura di precisione, l’Agenda 2030, il Green Deal e la strategia Farm to Fork, il Sistema di qualità nazionale di produzione integrata, il recente Disciplinare di certificazione nazionale della sostenibilità nella filiera vitivinicola (decreto del 16 marzo 2022) e infine il ricorso sempre più diffuso ai criteri dell’agricoltura biologica pure nella produzione di uva da vino».


Le interfacce dei sistemi di Digital Grape

Sostenibilità nella gestione del vigneto

Sostenibilità significa innanzitutto gestire razionalmente il vigneto e garantire un’elevata qualità di prodotto, mitigando gli effetti dei cambiamenti climatici, razionalizzando l’impiego della risorsa idrica e dei fertilizzanti, assicurando una corretta gestione fitosanitaria con un uso limitato di prodotti fitosanitari. «In funzione della sostenibilità Digital grape punta a implementare mezzi tecnologici nel territorio regionale, creando una rete agrometeorologica regionale, fornendo strumenti di supporto ai tecnici e alle aziende e introducendo sistemi di tracciabilità di prodotto. Solo così è possibile soddisfare le attuali esigenze del mercato, in termini di salubrità dei vini con assenza di residui di prodotti fitosanitari, di riduzione del rischio di contaminazione da micotossine, di offerta di vini da filiere a basso impatto ambientale e virtuose sotto il profilo socio-economico».

Sensori e centaline meteo nei vigneti da vino e da tavola.

Otto task operative

Il progetto Digitale grape, ha illustrato Vito Buono di Sysman, si articola in otto task operative:

  • integrazione di sistemi tecnologici e sviluppo della piattaforma di servizi digitali;
  • reti di monitoraggio agro-meteorologico e indicatori agro-climatici;
  • DSS e mappe satellitari per la gestione di interventi a rateo variabile su vite da vino;
  • applicazioni per monitoraggio fitosanitario, sistemi di allerta e mappe di rischio;
  • valutazione di modelli per la previsione del rischio fitosanitario su vite;
  • implementazione di DSS per la gestione di irrigazione e fertilizzazione su uva da tavola;
  • calibrazione di sensori “prossimali” e modelli per la valutazione della qualità dell’uva;
  • applicazione di tecnologie “blockchain” e RFID per la tracciabilità delle filiere.

Sviluppo di una piattaforma “open” per servizi di base

Sulla base delle otto task operative, ha concluso Buono, «Digital grape ha come obiettivo finale la realizzazione di una piattaforma (Web/app) per l’integrazione di dati e tecnologie differenti, consentendo l’interoperabilità fra diversi sistemi. Nello stesso tempo punta a promuovere la collaborazione fra enti pubblici, imprese private, agricoltori e professionisti per la condivisione di dati e applicazioni, per l realizzazione di un servizio diffuso su scala regionale. Infine vuole, attraverso una versione “open”, consentire l’accesso ad alcune funzionalità di base (ad esempio dati meteo, satellitari, mappe di rischio, fabbisogno irriguo medio, tracciabilità dei lotti, ecc.)».

I PARTNER DI DIGITAL GRAPE

Aziende agricole

  • Cantine Due Palme – Società cooperativa di oltre 1.000 soci produttori di uva da vino con una superficie vitata di circa 2.500 ettari, che ha come obiettivo principale la produzione di vini di qualità, ottenuti da uve tipiche del territorio. Partner capofila del progetto, mira a rappresentare le esigenze tecniche del settore vitivinicolo, coinvolgendo aziende e tecnici dei principali areali produttivi salentini.
  • Fruits Land soc. agr. – Azienda agricola di successo nel settore dell’ortofrutta e specializzata nella produzione di uve, contribuisce a definire le esigenze tecniche del comparto uva da tavola.
    Società agricola Unipuglia srl – Società impegnata nella coltivazione di uva da tavola senza semi, insieme a una piccola sperimentazione di pesche Paraguayo. Anch’essa si occupa di definire le esigenze tecniche del comparto uva da tavola.

Assistenza tecnica

  • Graper srl – Società di consulenza tecnica specializzata su vite, con la missione di aiutare le aziende viticole a utilizzare al meglio risorse e tecnologia per produrre uve di qualità. La sua attenzione nel progetto verte soprattutto al monitoraggio e alla raccolta dati per il comparto uva da tavola.
  • Agrimeca Grape and Fruit Consulting srl – Società che svolge assistenza tecnica in tutte le fasi del processo produttivo. Nel corso degli anni, ha maturato grande esperienza nella gestione di impianti viticoli, condotti nei regimi integrato e biologico. Nel progetto definisce esigenze tecniche nel comparto uve da tavola e svolge attività di monitoraggio delle stesse.

Enti di ricerca

  • Università di Bari – Dipartimento di scienze suolo, pianta e alimenti. Grazie a un’equipe di esperti in malattie fungine della vite da tavola e da vino, nella protezione biologica e integrata e nella formazione, mette a disposizione competenze e conoscenze per diversi obiettivi, tra cui coordinamento scientifico e monitoraggio tecnico-scientifico.
  • Cnr – Istituto di Scienze delle Produzioni Alimentari. Istituto di ricerca in ambito internazionale, si occupa di ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico per miglioramento qualità e sicurezza dei prodotti agroalimentari, adottando metodiche innovative per la riduzione del rischio micotossine.
  • Centro di ricerca, sperimentazione e formazione in agricoltura Basile Caramia. In virtù della ventennale esperienza acquisita nel settore della difesa fitosanitaria di patogeni e fitofagi, partecipa all’esecuzione dei rilievi in campo per gli aspetti fitosanitari e qualitativi, interpretando i dati raccolti e rielaborandoli e individuando mappe di rischio.

Società informatiche

  • Sysman Progetti e servizi srl. Con un’esperienza ventennale nello sviluppo software per la meteorologia e l’agrometereologia, Sysman ha il ruolo di “technology provider”, cioè di fornitore di specifiche competenze e tecnologie, quali sistemi di comunicazioni Iot (Internet of Things), sensori e architetture software di integrazione dati.

Innovation Broker

  • È una figura professionale ufficialmente riconosciuta dall’Ue e ampiamente promossa dal Partenariato europeo per l’innovazione “Produttività e sostenibilità dell’agricoltura” (Pei- Agri) con funzione di intermediario tra mondo accademico e imprese, facilitando il trasferimento delle conoscenze e agevolando il dialogo tra gli attori del gruppo operativo. Nell’ambito del GO Digital Grape questo ruolo è ricoperto dal consulente Agriplan srl.

 

Autore: Giuseppe Francesco Sportelli

Fonte: https://vigneviniequalita.edagricole.it

Data di pubblicazione: 07/07/2022