Analisi medio tardive 2017, il tecnico: apporti idrici non sempre adeguati – PRIMA PARTE

“La stagione delle uve medio tardive è stata nel complesso soddisfacente, nonostante si siano registrati volumi di produzione inferiori del 20-30% rispetto allo scorso anno”, ha dichiarato Domenico Zagaria, agronomo di Agrimeca Grape and Fruit Consulting.

 

“Di contro i prezzi sono stati molto interessanti. Già durante i mesi di agosto e settembre si sono verificate tendenze al rialzo per tutte le varietà, soprattutto per Italia e Crimson seedless, che nell’ultimo periodo della stagione hanno raggiunto prezzi notevolmente superiori alla media”.

 

Il tecnico ha poi continuato: “La stagione siccitosa ha favorito la sanità del prodotto sulla pianta. In alcuni impianti si è notata la comparsa di oidio sul rachide tra l’ultima decade di settembre e il mese di ottobre, quando si è reso necessario intervenire in modo deciso per bloccare la malattia, effettuando trattamenti in polvere o utilizzando altri prodotti fitosanitari aventi diverso meccanismo d’azione, con conseguente aumento del numero di residui nelle uve. Il problema dell’oidio si è manifestato per lo più in vigneti nei quali già durante il periodo estivo sono stati segnalati focolai del patogeno e dove probabilmente non è stata applicata una corretta strategia antioidica con le dovute rotazioni di sostanze attive”.

 

“Inoltre – ha precisato l’agronomo – verso la fine di ottobre, con il verificarsi di alcuni eventi piovosi, nebbie e forti umidità, in particolare in alcuni areali dell’entroterra barese, si è registrata la comparsa di botrite latente. La malattia però non ha destato preoccupazione, né ha richiesto particolari interventi fitosanitari, poiché circoscritta solo in alcune zone dei vigneti. Le giornate soleggiate e molto ventilate, che si sono susseguite a quelle più umide, hanno sicuramente aiutato a limitare e controllare la presenza del patogeno. Da segnalare anche la presenza di cracking in corrispondenza del peduncolo, noto anche come il cerchietto, che si è manifestato in maniera sporadica e a zone solo su alcuni grappoli”.

 

Il tecnico ha poi analizzato le problematiche causate dagli insetti: “In alcuni vigneti si sono verificate forti infestazioni di cicalina e, al fine di limitarne le popolazioni, sono stati necessari degli interventi fitosanitari. Al contrario, la mosca della frutta, quest’anno si è presentata solo in rarissime occasioni. Non sono mancati i problemi causati da tripide e fillossera, quest’ultima sempre più presente su diverse uve apirene come Crimson e Superior seedless, anche se già dall’anno scorso è stata ritrovata con facilità su varietà con semi come Italia e Red globe. Inoltre, in questa stagione è stata accertata in qualche vigneto la presenza di Aleurocanthus spiniferus, un ‘insetto alieno’ ritrovato tre anni fa nel Salento, ma che ora sta risalendo la Regione. L’insetto, polifago, non è di facile controllo e lascia una melata sul grappolo molto difficile da pulire”.

 

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Fonte: uvadatavola.com

 

Data di pubblcazione: 10/01/2018